Dal Vangelo di Marco (6,7-13)
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro
potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non
prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella
borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro:
«Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in
qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene,
scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». E partiti,
predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano
di olio molti infermi e li guarivano.
Come vivere questa Parola?
Nei due brani paralleli di Luca e Matteo Gesù esclude anche il bastone dal
bagaglio dei suoi apostoli, invece Marco lo include come essenziale. Anche
Mosé deve presentarsi al Faraone con il bastone per compiere i prodigi
ordinatigli dal Signore, fino a percuotere con esso le acque del Mar Rosso e
così liberare il suo popolo. Il bastone è un simbolo: quello del cammino. Forse
un simbolo anche degli evangelizzatori, della Chiesa. Devono lasciare il pane,
la bisaccia, il denaro certi che a queste cose penserà la Provvidenza: ma il
bastone, come i sandali e la tunica, sono necessari per camminare, perché La
Chiesa non può rinunciare a raggiungere tutti i confini della terra. Inviata per
mandato divino alle genti per essere sacramento universale di salvezza.