Marco 6, 53-56
53 Compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. 54 Scesi dalla barca, la
gente subito lo riconobbe 55 e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle
barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. 56 E là dove giungeva, in villaggi o città o
campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del
suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.
Ascoltiamo la Parola
Normalmente, restiamo colpiti e ci stanchiamo per poche richieste delle persone che incontriamo
durante la giornata. Addirittura ci lamentiamo per alcune interruzioni nel nostro tran-tran
quotidiano, dettate da “irruzioni urgenti” degli altri nella nostra attività. Figuriamoci passare le
settimane a incontrare sempre gente con bisogni grandi, con desideri feriti, con speranze zoppe! Il
ritmo dell’attività di Gesù ci impressiona sul serio: probabilmente, al suo posto, saremmo
totalmente prosciugati, ci verrebbero degli attacchi di panico, l’ansia salirebbe alle stelle. E invece
Gesù cammina, si sposta di paese in paese, perché non può trattenere il messaggio che il Padre gli
ha scritto nel cuore. Non può tenere per sé il segreto della vera consolazione, che, nascendo dalla
compassione e passando per la vicinanza, si fa compagna di viaggio di tutti i disperati.