Vangelo 28 febbraio

Marco 10, 1-12
Partito di là, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di
nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.  2 Alcuni farisei si avvicinarono e,
per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.  3 Ma
egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».  4 Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto
di ripudio e di ripudiarla».  5 Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi
questa norma.  6 Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina;  7 per questo l’uomo lascerà
suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie  8 e i due diventeranno una carne sola. Così non sono
più due, ma una sola carne.  9 Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».  10 A casa, i
discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento.  11 E disse loro: «Chi ripudia la propria
moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei;  12 e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un
altro, commette adulterio».

Ascoltiamo la Parola
“Per la durezza del vostro cuore”. La considerazione di Gesù davanti alla provocazione di alcuni
farisei è interessante. Ricorda che Dio sa aspettare; che nel suo rivelarsi all’uomo è capace di
attendere i tempi di un cambiamento che non può essere immediato. Il suo farsi presente nelle
nostre vite è senza dubbio mosso da un desiderio di trasformazione e di pienezza che però non ci
schiaccia sotto il peso di richieste fuori misura. Mai. Dio non scarta nulla, neppure la durezza del
cuore umano. Ci fa i conti. Comincia sempre da dove l’uomo si trova. Dalla sua terra di esilio, dalla
sua condizione ferita, dal suo cuore ostinato. E poco alla volta, prendendosene cura, lo apre a
percorsi che sarebbero impossibili senza di Lui. È immaginabile una relazione umana destinata a
una comunione tanto profonda da poter parlare di un’unica vita? Eppure, dopo la Pasqua, questa
strada nella nostra umanità è aperta. E quello che nell’alleanza del Sinai non era possibile
domandare, per la durezza del cuore, ora, con Gesù, lo ridiventa. A immagine del cuore di Dio.
Appunto, “come in cielo così in terra”.

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