Vangelo 5 marzo

Luca 4,1-13
1 Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel
deserto 2 dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma
quando furono terminati ebbe fame. 3 Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a
questa pietra che diventi pane». 4 Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo». 5 Il
diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: 6 «Ti darò
tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi
voglio. 7 Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». 8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore
Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». 9 Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del
tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; 10 sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà
ordine per te, perché essi ti custodiscano; 11 e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo
piede non inciampi in una pietra». 12 Gesù gli rispose: «È stato detto: Non tenterai il Signore Dio
tuo». 13 Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al
tempo fissato.

Ascoltiamo la Parola
I tre vangeli sinottici evocano questa scena. Il Vangelo di Giovanni lo passa sotto silenzio: il suo
tema essenziale è la presentazione della divinità del Figlio inviato dal Padre. Questa storia delle
tentazioni mette in risalto la gloria del Signore: egli non può e non vuole peccare. Vi troviamo
anche un importante insegnamento pratico: l’obbedienza alla parola di Dio è la migliore arma contro
gli attacchi del nemico. Infatti, dopo aver fatto appello alla preghiera durante il battesimo, condotto
nel deserto dalla potenza dello Spirito, il Signore si serve della Parola di Dio come scudo e come
spada durante le tentazioni dell’avversario. Troviamo qui il contrasto stabilito con Adamo nella
genealogia del Signore. Il primo Adamo fu messo alla prova in un giardino di delizie dove non c’era
né morte né putrefazione. Era caduto. L’ultimo Adamo è tentato non come persona divina ma come
uomo in un deserto dove non c’è nulla per lui. Il Signore è lì, completamente dipendente da Dio in
mezzo alle bestie selvagge e servito dagli angeli. Che gloria morale!

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