Matteo 6, 7-17
7 Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire
ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa
di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 9 Voi dunque pregate
così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10 venga il tuo
regno; sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra. 11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano,12 e rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 13 e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. 14 Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre
vostro celeste perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonerete agli uomini,
neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. 16 E quando digiunate, non
assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far
vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro
ricompensa. 17 Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il
volto, 18 perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Ascoltiamo la Parola
Nella preghiera del «Padre nostro» che ci viene consegnata oggi appaiono due elementi. Uno è
l’amore incondizionato e gratuito del Padre, che ci dona il nostro «pane quotidiano», cioè tutto ciò
che ci serve per affrontare la giornata. Dall’altro lato noi non chiediamo la sua presenza perché
siamo smidollati o perché non vogliamo prenderci delle responsabilità. «Sia fatta la tua volontà»
richiede che siamo noi stessi a metterci in gioco per incarnare e realizzare la sua volontà di amore.
La parte finale, poi, è molto chiara. Il nostro perdono e quello di Dio sono legati insieme, non
perché lui non possa perdonare chi vuole al di là delle nostre capacità, ma perché la responsabilità
matura chiede proprio questo: potersi specchiare nei gesti dell’altro, farli propri, dare vita a ciò che
è più vero in maniera proattiva. «Padre nostro», continua a farci sentire il tuo amore per noi e noi
diventeremo sempre più figli maturi.