Vangelo 16 aprile

Dal Vangelo di Luca (24,1-12)
Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro,
portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era
stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore
Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini
presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto
chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è
vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in
Galilea  7 e diceva: «Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai
peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno»». Ed esse si ricordarono delle
sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a
tutti gli altri.  1 Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo.
Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli
apostoli.  1 Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non
credevano ad esse.  1 Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide
soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.


Come vivere questa Parola?
Nessun Vangelo ci descrive la resurrezione di Gesù. Tutti la descrivono in
forme diverse, ma il significato che intendono proporre è identico: non è
possibile credere che Gesù è resuscitato fintanto che non si sperimenta nella
propria esistenza la realtà di Gesù vivo e vivificante. Ecco perché, mentre
nessuno dei Vangeli ci dice come Gesù è resuscitato, tutti, in maniera
differente l’uno dall’altro, danno l’indicazione di come sperimentarlo
resuscitato. La resurrezione di Gesù non appartiene alla storia ma alla fede,
non è un episodio della cronaca, ma è un episodio che si chiama teologico.
Cosa significa? Se al momento della resurrezione di Gesù fosse stata presente,
oggi, la televisione con fotografi, non avrebbero fotografato e ripreso
assolutamente niente, perché la resurrezione di Gesù non è un episodio
storico, ma un episodio che riguarda la fede: non è possibile vedere con gli
occhi, con la vista fisica Gesù resuscitato, bisogna vederlo con la vista
interiore. La resurrezione è una nuova creazione che compie Dio nella persona.
La resurrezione non è la rianimazione del cadavere, ma è una nuova creazione:
come dice Paolo, “si semina un corpo animale risorge un corpo spirituale”
(1Cor 15,44). Quindi la resurrezione non è la rianimazione dell’individuo, ma
una nuova creazione compiuta da Dio.

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