Vangelo 26 aprile

Dal Vangelo di Giovanni (3,7-15)

Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove
vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di
chiunque è nato dallo Spirito». Replicò Nicodèmo: «Come può accadere
questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste
cose? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e
testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra
testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come
crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo,
fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il
serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché
chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Come vivere questa Parola?

“Devi rinascere” dice chiaramente Gesù; una nuova vita è necessaria per
portarci nella Vita Eterna. Non basta trascinarsi per raggiungere il Regno dei
Cieli, occorre anche una vita nuova rigenerata dall’azione dello Spirito di
Dio. La nostra vita professionale e familiare, le nostre attività sportive e
culturali, il nostro divertimento e, soprattutto, la nostra vita di pietà, devono
essere trasformate dal significato cristiano e dall’azione di Dio. Tutto, in tutto e
per tutto, deve essere permeato dal suo Spirito. Una trasformazione di cui
Gesù Cristo è il catalizzatore. Colui che prima doveva essere innalzato sulla
croce e che doveva anche risorgere, è Lui che può farci inviare lo Spirito di
Dio. Veniva dall’alto; con i suoi miracoli ci ha mostrato la sua potenza e la sua
bontà; Egli ha sempre fatto la volontà di suo Padre; ha versato l’ultima goccia
del suo sangue per noi. Grazie allo Spirito che ci manderà, noi potremo
ascendere al Regno dei Cieli, Lui solo ci permette di ottenere l’adozione filiale,
Lui solo ci dà la fiducia di chiamare Dio col nome di ‘Padre’, il partecipazione
della grazia di Cristo e diritto di partecipare alla gloria eterna. Assicuriamoci
che l’azione dello Spirito si realizzi in noi, sappiamo ascoltarlo e attuare le sue
ispirazioni affinché ciascuno di noi sia, al suo posto abituale, un buon esempio
alto che irradia la luce di Cristo.

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