Vangelo 6 luglio

Dal Vangelo di Matteo (10, 1-7)

1 Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri
per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
2 I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea
suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello;  3 Filippo e
Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e
Taddeo;  4 Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
5 Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i
pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;  6 rivolgetevi piuttosto alle
pecore perdute della casa d’Israele.   7 Strada facendo, predicate, dicendo che
il regno dei cieli è vicino.


Come vivere questa Parola?

Interessante la chiamata del Vangelo di Matteo, perché Gesù, dopo averli
convocati, dà un preciso comando: “Non andate fra i pagani…ma alle pecore
perdute della casa d’Israele”. Questo precisa direttiva, ci ricorda molto l’invito
di Giovanni Paolo II, quando disse apertamente: “Evangelizzate la Chiesa
dall’interno”: forse c’era bisogno che la Chiesa fosse rievangelizzata? L’andare
dai “pagani” è un compito assai arduo, ma ha bisogno di veri testimoni della
Fede (es. missionari), non di volontari che vogliono fare un’esperienza tra i più
lontani, ma di veri e propri martiri, cioè cristiani disposti a perdere la vita se
necessario. Ma facciamoci una domanda: se i missionari devono essere disposti
a dare la vita per il Vangelo, perché questo atteggiamento non deve essere lo
stesso per tutti i cristiani che operano all’interno della Chiesa? Oggi stiamo
vivendo una forma di secolarizzazione dentro la Chiesa, dove i cattolici non
conoscono nemmeno la Sacra Scrittura e né i documenti del Magistero, vivono
i rapporti intimi in modo immorale, condividono pensieri e azioni di coloro che
vivono nel peccato, giustificano tutto e tutti, pur di ottenere consensi e di non
offendere nessuno, per cui mai come oggi: è necessario rievangelizzare la
Chiesa dall’interno, con esempi di testimonianza e con azioni che annunciano
apertamente la Verità; è necessario che ci siano cristiani disposti a dare la vita
per il Vangelo e per difendere gli insegnamenti di Gesù Cristo, anziché
sostituirli con dottrine false e ingannatrici che stravolgono la Sua Parola.

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