Vangelo 28 luglio

Dal Vangelo di Matteo (13, 47-53)
  47 Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie
ogni genere di pesci.  48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a
sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.  49 Così sarà
alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni  50 e li
getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 51 Avete
compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».  52 Ed egli disse loro: «Per
questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone
di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». 53 Terminate
queste parabole, Gesù partì di là.
Come vivere questa Parola?
Procura un enorme fastidio vedere pasci cattivi appesantire inutilmente la rete
con il rischio di farle strappare, come irrita vedere che la zizzania invade il
campo o addirittura sembra prevalere sul grano buono, che appare come
mortificato da quell’erbaccia. Il Signore sa che il male ci infastidisce, sa del
nostro zelo e della nostra impazienza, mentre noi non siamo in grado di
comprendere né il suo amore né la sua giustizia, né la sua pazienza. I tempi di
Dio sono molto diversi dai nostri: Egli vede in chiave di eternità, noi siamo
impauriti dal tempo che ci sfugge, per condurci alla fine. Il nostro senso di
giustizia e molto approssimativo e sommario. Egli, il Signore, solo Lui sa
coniugare perfettamente amore e giustizia, misericordia ed equità, presente e
futuro…
Dobbiamo saper attendere quell’ultimo giorno e imparare sin da ora che
l’argomento dell’esame sarà l’amore sentito e manifestato concretamente nella
carità operosa. Allora vedremo anche la sorte dei pesci cattivi e della zizzania.
Vedremo ardere anche i fastelli dei tralci secchi, ma soprattutto
comprenderemo che i primi a beneficiare dell’attesa e della pazienza di Dio
siamo stati proprio noi. Allora la nostra perplessità o incomprensione di oggi si
cambierà in canto di lode e di benedizione, in eterno.

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