Vangelo 10 ottobre

Dal Vangelo di Luca (11, 29-32)
29 Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione
malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di
Giona.  30 Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo
sarà per questa generazione.  31 Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli
uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra
per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.  32 Nel
giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la
condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più
grande di Giona.

Ascoltiamo la Parola
Il segno di Giona, il vero, è quello che ci dà la fiducia di essere salvati per il sangue di Cristo.
Quanti cristiani, quanti ce ne sono, pensano che saranno salvati soltanto per quello che loro fanno,
per le loro opere. Le opere sono necessarie, ma sono una conseguenza, una risposta a quell’amore
misericordioso che ci salva. Ma le opere sole, senza questo amore misericordioso non servono.

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