Vangelo 11 gennaio

Dal Vangelo di Marco (1, 29-39)
29 E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo
e Giovanni.  30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.  31 Egli si
avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.  33 Tutta la
città era riunita davanti alla porta.  34 Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti
demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. 35 Al mattino presto si alzò
quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.  36 Ma Simone e quelli che
erano con lui si misero sulle sue tracce.  37 Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».  38 Egli disse
loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono
venuto!».  39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Ascoltiamo la Parola
La scena ha inizio nella casa della suocera di Simone, tenuta prigioniera dalla febbre. Poi si allarga
a tutta la città, al deserto, ai villaggi vicini e infine a tutta la Galilea. Gesù è Colui che esce e fa
uscire: lascia la sinagoga di Cafarnao poi la città per andare nel deserto. Egli fa uscire la febbre
dalla suocera di Simone, fa uscire i malati dalle loro case e gli spiriti maligni da questa umanità di
cui ha vestito la carne. Gesù, che è venuto da Dio, invita anche noi ad alzarci e ad uscire: “Andiamo
da un’altra parte”, dice ai suoi discepoli. Gesù ci invita ad uscire dalle nostre prigioni, dalle nostre
malattie, dalle nostre idee preconfezionate, dai nostri pregiudizi, dai nostri piccoli mondi chiusi. Per
questo è uscito: per andare nei paesi vicini, verso gli altri, verso coloro che sono lontani, che vivono
alla periferia delle nostre città, delle nostre società, della Chiesa. Andiamo con Lui, usciamo dai
nostri circoli ristretti, alziamoci e partiamo da qui per mostrare al mondo l’immensa tenerezza del
nostro Dio e la sua compassione.

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