Vangelo 31 gennaio

Dal Vangelo di Marco (5, 21-43)
21 Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava
lungo il mare.  22 E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si
gettò ai piedi  23 e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani,
perché sia salvata e viva».  24 Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
25 Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni  26 e aveva molto sofferto per opera di
molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando,  27 udito
parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello.  28 Diceva infatti: «Se riuscirò
anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata».  29 E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel
suo corpo che era guarita dal male. 30 E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita
da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?».  31 I suoi discepoli gli dissero: «Tu
vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: «Chi mi ha toccato?»».  32 Egli guardava attorno, per
vedere colei che aveva fatto questo.  33 E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era
accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.  34 Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti
ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». 35 Stava ancora parlando, quando dalla casa del
capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».  36 Ma
Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».  37 E
non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di
Giacomo.  38 Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e
urlava forte.  39 Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma
dorme».  40 E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della
bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina.  41 Prese la mano della bambina e le
disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».  42 E subito la fanciulla si alzò e
camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.  43 E raccomandò loro con
insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Ascoltiamo la Parola
Le due donne sono legate al numero 12, quello della pienezza (l’età dell’una, la durata della malattia
dell’altra), entrambe sono ridotte a qualsiasi estremità (una è sul letto di morte, l’altra perde la vita
per il suo flusso sanguigno, la sua esclusione sociale e religiosa e la perdita di tutti i suoi soldi). Non
c’è più niente da fare, hanno perso tutto: Conoscono il peso del fallimento e la sofferenza,
conoscono il taglio dei bambini senza speranza, misurano la paura che li attanaglia. Ed è proprio
quando non c’è più niente da fare a livello umano, che c’è tutto da ricevere da Dio. Il mistero della
Croce è qui suggerito dalla radicalità dei dolori fisici e morali, e dall’intimità del loro incontro con il
Figlio dell’Uomo che li introduce, in anticipo, alla sua passione futura. Entrambi attireranno la forza
di risurrezione che Cristo porta, la loro stessa rinascita. La prima si salva toccando la veste di Gesù,
l’altra con l’ordine e il gesto di alzarsi: “Talitha kum!”. La chiave di questo miracolo è la loro
configurazione alle sofferenze del Salvatore, così come la loro fede: per la donna sofferente “Figlia
mia, la tua fede ti ha salvata”; per il padre della bambina “Non temere, solo credi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sante Messe

DAL 1° SETTEMBRE
ORARIO DELLE SANTE MESSE
FERIALI: ORE 7.30 – 9.00 – 10.30 – 18.30
FESTIVI: ORE 8.00 – 9.00 – 10.30 – 12.00 – 18.30

ADORAZIONE EUCARISTICA
Dal lunedì al venerdì: dalle 8.00 alle 18.30
Sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00

SANTO ROSARIO
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì ore 17.30
Sabato ore 17.45

 

La Basilica il sabato chiude alle 12.30 e riapre alle 16.30; la domenica chiude alle 13.00 e riapre alle 16.30

Eventi in programma