Vangelo 10 marzo

Dal Vangelo di Matteo (21, 33-43.46-46)
33 Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La
circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei
contadini e se ne andò lontano.  34 Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi
dai contadini a ritirare il raccolto.  35 Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo
uccisero, un altro lo lapidarono.  36 Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li
trattarono allo stesso modo.  37 Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: «Avranno rispetto per
mio figlio!».  38 Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: «Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e
avremo noi la sua eredità!».  39 Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.  40 Quando
verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».  41 Gli risposero: «Quei
malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli
consegneranno i frutti a suo tempo». 42 E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La
pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi?
43 Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i
frutti.  45 Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro.


Ascoltiamo la Parola
La parabola di oggi può essere collegata all’attuale crisi ambientale. Possiamo considerare che il
padrone della terra è Dio: “Laudato Si” sottolinea che il mondo non è nostro ma di Dio, che
gentilmente ci affida la vite del mondo. Ma come inquilini, abbiamo preso il potere su di esso:
guardiamo solo al nostro e trattiamo il mondo di Dio come un nostro possesso, per farne a nostro
piacimento. Uno studio recente ha mostrato che i dieci uomini più ricchi del mondo hanno
raddoppiato la loro ricchezza negli ultimi due anni, mentre i redditi del 99% degli altri sono
diminuiti. Diecimila bambini muoiono ogni giorno per fame e malattie. Un miliardo di persone vive
nella povertà e nella fame. Questo rattrista Dio, che manda suo Figlio per mostrarci come dobbiamo
relazionarci con la natura e condividere ciò che abbiamo con i bisognosi. “Rispetteranno mio
Figlio”, ha detto. Cerchiamo di essere “bravi vignaioli” e facciamo di tutto per riparare i danni causa
alla vostra vigna, che è la nostra casa comune.

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