Dal Vangelo di Giovanni (13,16-20)
16 In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande
di chi lo ha mandato. 17 Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. 18 Non parlo di tutti
voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio
pane ha alzato contro di me il suo calcagno. 19 Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché,
quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. 20 In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io
manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
Ascoltiamo la Parola
Questa lettura del Vangelo di Giovanni ci riporta alla meravigliosa notte in cui Gesù mangiò e
bevve con i suoi amici e li preparò per la nuova Pasqua. Tuttavia, non si parla della benedizione del
pane e del vino, c’è piuttosto il comportamento sorprendente di Gesù che lava i piedi ai suoi
discepoli. Durante il suo ultimo pasto, la notte prima della morte, Gesù impartisce un lungo
insegnamento, ma inizia con un gesto eloquente e silenzioso. Qui è la sua azione e il suo
comportamento che siamo chiamati a imitare, così come il suo insegnamento. Gesù non si fa
illusioni sugli uomini peccatori e incapaci ai quali si rivolge. Uno di loro lo tradirà e gli altri si
disperderanno al momento della verità. Inoltre, questi uomini sono egocentrici e ambiziosi, motivo
per cui Gesù deve insegnare loro un atteggiamento di servizio. Ma Gesù non li dispera, li ha scelti e,
anche in quest’ultima ora, rivela loro la via della felicità.