Dal Vangelo di Matteo (7, 1-5)
1 Non giudicate, per non essere giudicati; 2 perché con il giudizio con il quale giudicate sarete
giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. 3 Perché guardi la pagliuzza
che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 4 O come dirai al
tuo fratello: «Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio», mentre nel tuo occhio c’è la
trave? 5 Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza
dall’occhio del tuo fratello.
Ascoltiamo la Parola
I rabbini ebrei dicevano: “Gli esseri umani difficilmente possono sentire/capire due persone che
parlano allo stesso tempo, ma Dio, se tutto il mondo parla allo stesso tempo, ascolta il loro
grido”. Incuriosisce la nostra immaginazione. La frase “genitore-figlio” è solo una metafora di ciò
che accade nella preghiera. So, Signore, che Tu ascolti sempre il mio grido ma non sempre
comprendo la Tua risposta. Continuerò a pregarti, felice di tornare al “Padre nostro”. Nell’atto
stesso della preghiera, riceviamo qualcosa da Dio. Quando apriamo i nostri cuori a Dio in preghiera,
le mani di Dio sono aperte per darci cose buone. Lasciamo un tempo di preghiera per un aumento
della fede, della speranza e dell’amore, che è la consolazione di Dio. Nessun tempo di preghiera è
sprecato. Ogni preghiera è al servizio dell’amore, e la preghiera accresce in noi la nostra capacità di
amare.