Matteo 9, 9-13
9 Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli
disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. 10 Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero
molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. 11 Vedendo ciò, i farisei
dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai
peccatori?». 12 Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i
malati. 13 Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio.
Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Ascoltiamo la Parola
Quando sei malato e vai dal dottore, ti dà medicine per il tuo naso che cola, mal di gola o mal di
testa? No, questi sono solo i sintomi di quello che hai. Il medico ti dà la medicina per curare
l’infezione; quando l’infezione è curata, i sintomi scompaiono. Così fa Gesù nel testo di oggi. Il
problema del paralitico non era di essere paralizzato; ma il suo peccato. Gesù guarì il problema del
peccato dicendo all’uomo che i suoi peccati erano stati perdonati. Una volta liberato dai suoi
peccati, poté camminare. I sintomi sono scomparsi quando il virus è stato distrutto. Vivere nel
peccato è come cercare di camminare sulle sabbie mobili; più ci provi, più affondi. Lascia che Gesù
purifichi la tua vita dal peccato oggi. Ricomincia a camminare con Lui.