Vangelo 8 ottobre

Matteo 21, 33-43
33 Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La
circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei
contadini e se ne andò lontano.  34 Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi
dai contadini a ritirare il raccolto.  35 Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo
uccisero, un altro lo lapidarono.  36 Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li
trattarono allo stesso modo.  37 Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: «Avranno rispetto
per mio figlio!».  38 Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: «Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e
avremo noi la sua eredità!».  39 Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.  40 Quando
verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».  41 Gli risposero: «Quei
malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli
consegneranno i frutti a suo tempo». 42 E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La
pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal
Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi? 43 Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a
un popolo che ne produca i frutti.


Ascoltiamo la Parola
Possiamo considerare che il padrone della terra è Dio: la “Laudato si” sottolinea che il mondo non
è nostro, ma di Dio, che con grazia ci affida la vite del mondo. Ma come inquilini, ne abbiamo
preso il potere: guardiamo solo al nostro profitto e trattiamo il mondo di Dio come nostra
proprietà, per farne ciò che vogliamo. Un recente studio ha mostrato che i dieci uomini più ricchi
del mondo hanno raddoppiato la loro ricchezza negli ultimi due anni, mentre i redditi del 99% degli
altri sono diminuiti. Diecimila bambini muoiono ogni giorno di fame e malattie. Un miliardo di
persone vive nella povertà e nella fame. Questo rattrista Dio, che manda suo Figlio per mostrarci
come dobbiamo relazionarci con la natura e condividere ciò che abbiamo con i
bisognosi. “Rispetteranno mio Figlio”, ha detto. Signore, permetti a me e alla comunità dello
Spazio Sacro di rispettare te e tutti i poveri e i bisognosi con cui ti identifichi. Diventiamo “buoni
vignaioli” e facciamo di tutto per riparare i danni causati alla vostra vigna, che è la nostra casa
comune.

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