Vangelo 31 ottobre

Luca 13, 18-21
  18 Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare?  19 È simile
a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli
uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». 20 E disse ancora: «A che cosa posso
paragonare il regno di Dio?  21 È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di
farina, finché non fu tutta lievitata».


Ascoltiamo la Parola
Gesù paragona sempre il regno di Dio a qualcosa di piccolo che diventerà grande e lentamente ma
sicuramente prenderà vita. Questo schema spesso delude quelli di noi che preferirebbero
qualcosa di grande e visibile fin dall’inizio. Coloro che credono nello stile del regno predicato da
Gesù sono persone piene di speranza; vedono Dio agire nel mondo, contrariamente alle
apparenze. Prego di essere una di quelle persone piene di speranza. Perché il lievito lavori
nell’impasto non ne serve una grande quantità, deve solo far parte dell’impasto, non si può
distinguere. Allo stesso modo per il regno di Dio, se è realmente integrato nel mondo, farà sentire
la sua presenza e trasformerà il mondo. Una presenza forte ma distinta dal mondo, o anche
contraria, non avrà alcun effetto. Prego per avere il coraggio di entrare nella lotta per cambiare il
mondo attraverso la mia presenza amorevole.

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