Matteo 9,35-10,1
9,35 Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno e sanando ogni malattia e ogni infermità. 36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore. 37 Allora egli disse ai suoi discepoli: “La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. 38 Pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse”. 10,1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli,
diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di sanare qualunque malattia e qualunque infermità.
Ascoltiamo la Parola
Gesù era compassionevole, viveva una missione di misericordia annunciando la Buona Novella e offrendo guarigioni. Ha dato ai discepoli l’autorità di continuare la sua missione, e ha chiesto loro di farlo con generosità. Ha dato loro un dono che dovevano condividere con lo stesso spirito. Il suo regno era vicino, un regno di misericordia che offriva speranza e amore a tutti coloro che lo accettavano. Faccio parte di un mondo distrutto che ha bisogno di compassione. Gesù andava per
città e villaggi, incontrando coloro che erano nel bisogno. In che senso sono “come una pecora senza pastore”? Che sensazione suscita in me questo? Nella mia preghiera chiedo al Signore di aiutarmi a riconoscere le “pecore” bisognose e a prendermi cura di loro.