Apriti Marzo

Carissimi sorelle e fratelli parrocchiani, siamo ormai nel vivo del tempo quaresimale, che la chiesa, già a parti- re dal IV secolo, celebrava come tempo santo. All’inizio era un tempo in cui i catecumeni si preparavano a ricevere il battesimo nella notte di Pa- squa. Ed era il tempo della penitenza pubblica, in cui le persone che erano notoriamente cadute in fallo facevano penitenza per essere riaccolte in seno alla chiesa il Giovedì Santo. Piano piano, però, l’intera comunità cri- stiana si unì a questo tempo di penitenza, da una parte per dimostrare la propria disponibilità a convertirsi, dall’altra per rinnovare il vincolo battesi- male. Ancora oggi questi due elementi caratterizzano la Quaresima. In par- ticolare, vi invito in questo periodo a riflettere sul vostro battesimo, e quin- di sulla vostra identità come cristiani. Chiediamoci cosa costituisca il no- stro essere cristiano. Il battesimo è un’immersione in acque purificatrici: ci purifica da ogni intorbidamento, da tutto ciò che blocca la visuale dell’im- magine autentica di Dio in noi. Anche la quaresima, perciò, è un tempo di purificazione: il digiuno purifica il corpo, la preghiera e l’ascolto della Paro- la di Dio purificano lo spirito. E forse un elemento essenziale della purifi- cazione dello spirito potrebbe essere il rinunciare a (s)parlare degli altri: il fatto di parlare e di giudicare gli altri sporca lo spirito. Ogni rinuncia, ogni sacrificio, in questo tempo quaresimale, è al servizio dell’attesa gioiosa del- la Pasqua, che San Benedetto (padre del monachesimo occidentale) chiama sanctum pasqua. Vuol dire: santo passaggio a Dio. È la festa santa in cui ce- lebriamo la resurrezione, il rialzarci dai vecchi schemi di vita per entrare nella libertà di Gesù Cristo che ha sconfitto la morte e il cui amore è più forte della morte. In questo mese ricorre poi la festa patronale dedicata al nostro santo Patrono San Giuseppe. Questa festa ci invita ad alzare gli occhi verso Co- lui che è stato custode di Gesù e di Maria, Colui che è stato un marito e un padre che non si è abbattuto di fronte alle difficoltà, ma ha assunto la vita con coraggio e fiducia in Dio. San Giuseppe ci insegni che dobbiamo affidarci e fidarci della tenerezza di Dio che è presente nella nostra vita proprio quando crediamo che essa ci stia sfuggendo dalle mani. A san Giuseppe chiediamo di ottenerci, attraverso Gesù, da Dio Padre, di essere liberati dai mali presenti e di ottenere tutto ciò che dà senso e pienezza alla nostra vita. Che la nostra Festa, attraverso gli appuntamenti organizzati per quest’anno, sia una forte esperienza comunitaria di fede e di gioia, accompagnati da san
Giuseppe nostro Patrono che celebriamo e preghiamo.

Infine, negli ultimi giorni del mese, entreremo nella settimana più importante dell’anno, per noi discepoli. Talmente importante da essere definita “santa”. Minuto dopo minuto sincronizzeremo gli orologi della fede alle ultime ore di vita di Gesù. Al lavoro, a casa, in famiglia, tutto procederà come sempre. Ma, nel frattempo andremo col pensiero agli stati d’animo del Maestro, alle sue ultime, tragiche scelte. Lo abbiamo seguito nel deserto, abbiamo cercato di innalzare il nostro sguardo verso il Tabor, verso la bellezza di Dio, abbiamo seguito, anche noi turbati, alla cacciata dei mercanti dal tempio. E al discorso fatto a Nicodemo, alla necessità di rinascere dall’alto guardando all’appeso. La conosciamo bene la storia di quegli ultimi giorni, ma abbiamo bisogno che incroci la nostra storia, che scardini le nostre presunte
certezze, che rianimi e ravvivi la nostra piccola fede.
Abbiamo bisogno urgente di conversione. Sarà il tempo di fermarsi, di sedersi per ammirare lo spettacolo della morte di Dio.
Buon cammino!

Don Tommaso

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Sante Messe

DAL 1° SETTEMBRE
ORARIO DELLE SANTE MESSE
FERIALI: ORE 7.30 – 9.00 – 10.30 – 18.30
FESTIVI: ORE 8.00 – 9.00 – 10.30 – 12.00 – 18.30

ADORAZIONE EUCARISTICA
Dal lunedì al venerdì: dalle 8.00 alle 18.30
Sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00

SANTO ROSARIO
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì ore 17.30
Sabato ore 17.45

 

La Basilica il sabato chiude alle 12.30 e riapre alle 16.30; la domenica chiude alle 13.00 e riapre alle 16.30