Vangelo 30 marzo

Marco 16, 1-7
1  Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici
per andare a ungerlo.  2 Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al
levare del sole.  3 Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del
sepolcro?».  4 Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse
molto grande.  5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste
bianca, ed ebbero paura.  6 Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il
crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto.  7 Ma andate, dite ai suoi
discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto»». 

Ascoltiamo la Parola
A recarsi al sepolcro di Gesù sono alcune delle donne che avevano assistito alla sua morte. Sono al
corrente della non avvenuta unzione della sua salma e hanno l’intenzione di fare questo ultimo gesto
di pietà al corpo di Gesù, che era stato sepolto in maniera tempestiva, prima che iniziasse il divieto
sabbatico. Entra in scena un giovane, che indossa in maniera significativa un abito splendente di
gloria. Si limita ad annunciare il fatto della Risurrezione di Gesù da parte di Dio Padre, ricalcando
la terminologia tradizionale delle prime professioni di fede ecclesiali. Da questo annuncio consegue
l’incarico che le donne ricevono dal personaggio celeste: trasmettere un messaggio ai discepoli e, in
particolare, a Pietro. Il contenuto del messaggio è semplicemente che Gesù precede i discepoli in
Galilea, dove si farà vedere da loro. Il verbo proagein (precedere) indica il camminare del pastore
davanti al suo gregge. Fuori della metafora, esprime il rapporto che lega i discepoli al maestro. Il
suo gregge, riunito dopo la momentanea dispersione, avrebbe ripreso l’itinerario di sequela dietro di
lui. Ma la condizione di possibilità della ripresa di tale sequela da parte dei discepoli è la nuova
presenza di Gesù Risorto che li precede nel cammino, come conferma il messaggero divino.

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