Giovanni 15, 18-21
18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo
amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per
questo il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che io vi ho detto: «Un servo non è più grande
del suo padrone». Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia
parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché
non conoscono colui che mi ha mandato.
Ascoltiamo la Parola
Quanto il Maestro dichiara ai suoi discepoli vale per ogni comunità cristiana messa alla prova a
causa della sua fede, e quindi anche per noi e per le nostre comunità di oggi. Una “parola” preziosa
e assai impegnativa che Gesù lascia in eredità anche noi cristiani del terzo millennio e da non
dimenticare, è la seguente: persecuzione. «Ricordatevi della parola che vi ho detto: “Un servo non è
più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Gesù avverte
i discepoli che saranno odiati e perseguitati e nel contempo li assicura che l’odio del “mondo” e la
persecuzione sono l’ambiente in cui si manifesterà la testimonianza dello Spirito e insieme anche la
loro.