Giovanni 15,26-27; 16, 12-15
« 26 Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal
Padre, egli darà testimonianza di me; 27 e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal
principio». « 12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il
peso. 13 Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se
stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14 Egli mi glorificherà, perché
prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo
ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Ascoltiamo la Parola
Lo Spirito Santo è chiamato qui con il termine “Paraclito”, che significa “colui che è chiamato
accanto”. Si tratta dunque di un avvocato o consolatore che presta soccorso specialmente in caso di
giudizio, prima dando testimonianza a Gesù nei confronti del mondo («egli darà testimonianza di
me»), e poi difendendo i discepoli, che così, grazie alla sua forza, potranno dare ugualmente
testimonianza. Gesù, infatti, avvisa quelli che sono a tavola con lui che essi, e i discepoli che
verranno dopo, saranno perseguitati. Lo Spirito, che il Cristo promette di donare, accorrerà in
soccorso a chi è messo alla prova. Per descriverne l’azione, Gesù usa ancora un’altra espressione
caratteristica di questo vangelo, «Spirito della verità», che richiama la rivelazione compiuta da Dio
in Gesù Cristo. Per coloro che sono perseguitati è infatti facile perdere la fiducia, la speranza, e
addirittura mettere in discussione la propria fede. Lo Spirito, che guiderà i discepoli «a tutta la
verità», conforterà i discepoli e ricorderà loro quanto Gesù ha insegnato, permettendone una
comprensione completa, e dando la forza necessaria alla testimonianza.