Vangelo 5 giugno

Marco 12, 18-27
18 Vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano
dicendo:  19 «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la
moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.  20 C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza.  21 Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente,  22 e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna.  23 Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».  24 Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?  25 Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.  26 Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe?  27 Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».


Ascoltiamo la Parola
I Sadducei prendono spunto dalla legge del levirato per porre al Maestro un curioso caso di
coscienza: di chi sarà moglie, nella risurrezione, quella donna che in vita ha avuto sette mariti?
Scatta la reazione di Gesù: non si può porre il problema in questa maniera; vuol dire ignorare la
«potenza di Dio» e riferirsi a una concezione materialistica e infantile dell’aldilà, ridotto a semplice riproduzione dell’aldiqua. La vita nella resurrezione non deve essere immaginata sul modo dell’esistenza presente, ma fidandosi della potenza di Dio. Se leggessero l’insieme delle Scritture vedrebbero la fede dei loro padri nella resurrezione, una fede consolidata soprattutto a partire dal II secolo a.C. Ma oltre a questo rimprovero Gesù da buon rabbino si impegna a rispondere alla domanda di fondo: la Scrittura annuncia, sì o no, la resurrezione dei morti? Questo è il punto: la fede nella vita oltre la morte si basa interamente sulla fiducia nel Dio vivo e nella sua potenza di salvezza. Se Dio è un Dio vivo si può credere alla resurrezione dei morti.

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