Vangelo 6 luglio

Luca 10, 1-12. 17-20
1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in
ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2 Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono
pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. 3 Andate: ecco
io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4 non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate
nessuno lungo la strada. 5 In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. 6 Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella
casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non
passate di casa in casa. 8 Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi
sarà messo dinanzi, 9 curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di
Dio. 10 Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: 11 Anche
la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate
però che il regno di Dio è vicino. 12 Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno
duramente di quella città. 17 I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i
demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18 Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come
la folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni
potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. 20 Non rallegratevi però perché i demòni si
sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Ascoltiamo la Parola
Colpisce questo inatteso cambiamento di posizione. Se la chiamata rivolta ai primi discepoli era
stata a seguirlo, a mettersi dietro a lui per camminare sui suoi passi, perché è il Maestro che deve
fare la strada (ricordiamo il duro ammonimento a Pietro: «va’ dietro di me»), come mai qui
abbiamo l’ordine di andare davanti? Nella vita del discepolo i due movimenti non si escludono.
Sono i due momenti necessari della risposta a una chiamata che domanda di stare col Maestro e di
annunziare il suo vangelo. La vita del discepolo è ritmata proprio come quella di Gesù, la cui
predicazione itinerante è orientata e sostenuta da tempi di silenzio, di preghiera, dalla ricerca della
volontà del Padre. Così sia anche per noi, chiamati a camminare dietro al Maestro e da lui inviati ad
annunciare con la vita il suo vangelo.

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